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Il portafoglio Italia di BullsandBears continua il suo recupero partito nella seconda metà del 2020 e riporta una performance cumulata del 16,3%, di circa 1% inferiore al benchmark di riferimento.

Per qualsiasi curiosità, dubbio, suggerimento vi invitiamo nuovamente a dire la vostra nella sezione Lascia un commento a fondo pagina oppure a scriverci direttamente a info@bullsandbears.it (dopo esservi iscritti alla newsletter).

Di seguito il dettaglio dei rendimenti delle singole azioni che compongono attualmente il portafoglio e un breve commento su ciascuna.

 

 

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Il portafoglio di Bullsandbears ha visto recentemente l’ingresso di McKesson (MCK), uno dei principali player nella distribuzione di farmaci sul mercato statunitense.

Avevamo già parlato di questa azienda in un precedente articolo e a circa 12 mesi di distanza crediamo che la tesi di investimento sia ancora valida.

McKesson ha tutte le caratteristiche per essere in grado di produrre un valore economico eccezionale negli anni a venire.

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Ci occupiamo in questo post di Synchrony Financial (SYF), uno dei principali player nel segmento delle carte di credito “private label” le cui azioni sono crollate oltre il 10% nella settimana scorsa a seguito della notizia del mancato rinnovo dell’accordo con Walmart (WMT), che ha preferito il concorrente Capital One (COF).

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Concludiamo la serie di post sui Guru degli investimenti con la seconda e ultima puntata sui consigli finali, un “distillato” dei suggerimenti dei migliori investitori.

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Come abbiamo visto nei post precedenti, ci sono alcuni investitori che possono essere definiti a pieno titolo “Guru dell’investimento”.

Tuttavia, le caratteristiche di fondo di quelli che abbiamo citato (e di molti altri che hanno avuto successo), sono sempre simili.

Questi personaggi non hanno paura di sfidare le credenze convenzionali sugli investimenti.

Ognuno cerca società solide con forti vantaggi competitivi e cerca di investire in queste società per un lungo periodo di tempo.

E, naturalmente, presta molta attenzione al prezzo pagato per ciascun investimento.

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Abbiamo già scritto del “fenomeno” Netflix (NFLX) in diversi altri nostri post, e di come riteniamo che il titolo sia attualmente sopravvalutato.

Qualche giorno fa, l’azienda di Reed Hastings ha presentato i risultati del Q1 2018 che sono stati accolti dalla comunità finanziaria con grande entusiasmo tanto che il giorno successivo il titolo ha guadagnato circa il 10%.

In questo post analizzeremo i numeri della trimestrale e alcune dichiarazioni della “earning call”, che in ogni caso non modificano la visione di lungo periodo che abbiamo della società e del suo business.

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Charlie Munger, vice presidente di Berkshire Hathaway (BKR), è spesso oscurato dal suo più illustre collega Warren Buffett.

Tuttavia, gran parte della filosofia di investimento utilizzata da Buffett e Berkshire può essere attribuita all’influenza di Munger.

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Peter Lynch è uno dei più grandi gestori di denaro e investitori più famosi di tutti i tempi.

Ha ottenuto un successo straordinario come portfolio manager di Fidelity Magellan (FMAGX), il fondo comune che ha gestito dal 1977 al 1990.

Quando Lynch è diventato direttore di Magellan nel 1977, il fondo aveva 20 milioni di dollari di assets.

L’impressionante track record di Lynch a Magellan attirò gli investitori a un ritmo così rapido tanto che nel 1983 il patrimonio del fondo superò 1 miliardo di dollari.

Durante i 13 anni in cui Lynch ha gestito il fondo, Magellan ha sovraperformato il rendimento annuo dell’indice azionario S&P 500 per 11 anni.

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Phil Fisher è stato uno dei più grandi investitori di tutti i tempi e l’autore del classico libro Common Stocks and Uncommon Profits.

Fisher fondò la sua società di gestione patrimoniale, Fisher & Co., nel 1931 e nei successivi sette decenni garantì enormi rendimenti ai suoi clienti.

Ad esempio, è stato uno dei primi investitori nel gigante dei semiconduttori Texas Instruments (TXN), la cui capitalizzazione di mercato oggi sfiora i 100 miliardi di dollari.

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Abbiamo già parlato di Netflix (NFLX) in alcuni dei nostri post precedenti, commentandone la storia, il business model e la performance in Borsa.

Dopo la presentazione dei risultati del Q4 2017, l’azione ha avuto l’ennesima impennata con le quotazioni che hanno superato i 300 $ ad azione grazie ad un rialzo superiore al 40% in appena 2 mesi.

Davvero il prezzo attuale riflette il valore intrinseco? Cosa può aspettarsi chi ha recentemente acquistato l’azione a questi prezzi?

Discutiamo in questo post delle prospettive attuali e future di Netflix mettendo in relazione il business model e la sua valutazione in Borsa.

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