Ci occupiamo in questo post di Synchrony Financial (SYF), uno dei principali player nel segmento delle carte di credito “private label” le cui azioni sono crollate oltre il 10% nella settimana scorsa a seguito della notizia del mancato rinnovo dell’accordo con Walmart (WMT), che ha preferito il concorrente Capital One (COF).
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Concludiamo la serie di post sui Guru degli investimenti con la seconda e ultima puntata sui consigli finali, un “distillato” dei suggerimenti dei migliori investitori.
Come abbiamo visto nei post precedenti, ci sono alcuni investitori che possono essere definiti a pieno titolo “Guru dell’investimento”.
Tuttavia, le caratteristiche di fondo di quelli che abbiamo citato (e di molti altri che hanno avuto successo), sono sempre simili.
Questi personaggi non hanno paura di sfidare le credenze convenzionali sugli investimenti.
Ognuno cerca società solide con forti vantaggi competitivi e cerca di investire in queste società per un lungo periodo di tempo.
E, naturalmente, presta molta attenzione al prezzo pagato per ciascun investimento.
Nel mese di Marzo 2018 il portafoglio di BullsandBears.it (la strada verso il milione di dollari) chiude con una performance invariata rispetto al mese scorso; non cambia lo scenario di fondo del nostro Portafoglio, dal momento che la performance cumulata dal suo avvio è del +13,0%, con un rendimento cumulato più che doppio rispetto al benchmark di riferimento, posizionatosi nello stesso periodo a +6,1%.
Nel mese di Marzo abbiamo effettuato alcune operazioni già comunicate attraverso il nostro profilo Linkedin. Riepiloghiamo di seguito le tesi di investimento sottostanti a queste operazioni.
Posizioni Chiuse nel mese di Marzo
REVLON (REV)
Dopo un mese di Febbraio trascorso senza particolari novità di rilievo, anche l’inizio di marzo è privo di spunti interessanti. In considerazione dell’elevata volatilità del titolo nelle settimane precedenti, a cui si unisce ora una incertezza crescente sui mercati, abbiamo preferito prendere profitto e consolidare l’ottima performance, vendendo il titolo ad un prezzo di 22,50 ad azione (rendimento del 35% in 6 mesi)
INTERNATIONAL GAME TECHNOLOGY (IGT)
Gli analisti sono positivi sul titolo, (Jefferies ha da poco assegnato a IGT un rating Buy a fronte di un target price di 33 $), ma abbiamo preferito prendere profitto sul titolo e consolidare un rendimento superiore al 45%.
TESLA (TSLA)
Su Tesla abbiamo speso molte parole e scritto diversi articoli; continuiamo a credere che (almeno per il momento) il business model dell’azienda sia molto lontano dall’essere profittevole.
A seguito della recente “discesa” dei prezzi, abbiamo deciso di chiudere la nostra posizione short con un gain del 28%.
Aspettiamo eventuali movimenti al rialzo del titolo e i risultati trimestrali del Q1 2018 per rivalutare il titolo e decidere eventualmente di aprire nuove posizioni short se le quotazioni dovessere superare decisamente i 300 $ ad azione e se il ramp up di produzione del model 3, come ci aspettiamo, dovesse essere ancora una volta in ritardo rispetto alle comunicazioni di Musk.
Posizioni Aperte nel mese di Marzo
NETFLIX (NFLX)
Abbiamo già parlato di Netflix (NFLX) in alcuni dei nostri post, commentandone la storia, il business model e la performance in Borsa.
Dopo la presentazione dei risultati del Q4 2017, l’azione ha avuto l’ennesima impennata con le quotazioni che hanno superato i 300 $ ad azione grazie ad un rialzo superiore al 40% in appena 2 mesi.
Riteniamo che le attuali quotazioni siano ingiustificate rispetto al valore intrinseco attuale dell’azienda e alle prospettive del suo business.
Abbiamo quindi aperto una posizione short al prezzo di 331,30 $ ad azione.
YIRENDAI (YRD)
Yirendai (YRD)è uno dei principali player cinesi nel settore fintech, che negli ultimi anni sta attraversando un vero e proprio boom, accompagnato tuttavia da alcune incertezze legate alla regolamentazione del settore stesso.
Yirendai è una piattaforma online di credito al consumo che collega direttamente coloro che necessitato di accesso al credito con investitori che dispongono di denaro da prestare. Il modello di prestito P2P (peer to peer) è simile a quello di LendingClub (LC.N), ma Yirendai offre un mercato in crescita molto più alto rispetto alla sua controparte americana.
Nonostante risultati dell’ultimo quarter estremamente positivi, il titolo ha leggermente ritracciato sui timori del mercato relativi alla regolamentazione del settore fintech in Cina.
Riteniamo che le prospettive di crescita e l’elevato potenziale di crescita del mercato rendano Yirendai una storia di investimento estremamente promettente.
SIGNET JEWELERS (SIG)
Signet Jewelers Ltd. è il più grande rivenditore al mondo di gioielli con diamanti.
Il gruppo opera nella fascia media del segmento ed è leader nei mercati di Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.
Recentemente il prezzo è letteralmente crollato in Borsa a seguito di un outlook dell’azienda sul 2018 che non ha entusiasmato gli analisti.
Il business model e le prospettive di medio periodo dell’azienda ci sembrano interessanti e crediamo che Mr Market in questo momento sia troppo pessimista nel guardare al titolo.
Di seguito il dettaglio dei rendimenti delle singole azioni che compongono il portafoglio e un breve commento su ciascuna.
Naturalmente, per qualsiasi curiosità, dubbio, suggerimento vi invitiamo nuovamente a dire la vostra nella sezione Lascia un commento a fondo pagina oppure a scriverci direttamente a info@bullsandbears.it (dopo esservi iscritti alla newsletter).
IL PORTAFOGLIO LONG di BullsandBears
GENERAL MOTORS (GM)
Fonte: presentazione di GM al CES di Las Vegas
General Motors ha vissuto un mese di Marzo piuttosto piatto in Borsa con alcune oscillazioni più che altro legate alle dichiarazioni di Trump sui dazi per acciaio e alluminio.
Nel mese di Marzo abbiamo incassato il dividendo trimestrale di 0,38 $, che equivale a uno yield annuo di poco inferiore al 4%.
LUXOFT (LXFT)
Dopo il crollo di Febbraio a seguito di risultati giudicati deludenti dagli analisti (ma sempre in crescita e positivi), l’azione ha faticato a riprendersi nel mese di Marzo.
Crediamo ancora in questa storia di investimento che presenta continui progressi nel frazionamento della clientela (in origine sbilanciata sui primi due clienti – Deutsche Bank e UBS) e dei nuovi segmenti serviti, tutti in forte crescita.
SPIRIT AIRLINES (SAVE)
Anche Save ha vissuto un mese di MArzo piuttosto difficile, lasciando sul terreno circa il 10%.
Aleggiano – su tutti i titoli delle airlines – i timori di un calo delle tariffe e dell’incremento della capacità da parte di alcuni vettori USA di riferimento.
Fattori che SAVE ha già affrontato (e superato) più volte nel passato, grazie a un solido modello di business.
SYNCHRONY FINANCIAL (SYF)
Vale per Synchrony Financial quanto detto per SAVE: penalizzata dal mercato senza motivi specifici.
La società ha staccato il mese scorso un dividendo trimestrale di 0,15 $, pari a uno yield annuo pari a circa l’1,51%.
GENERAL ELECTRIC (GE)
GE ha continuato a scendere a seguito di numerose bad review degli analisti e di un sentiment generale dei mercati molto negativo.
Nemmeno i rumors su un potenziale interesse di Buffett hanno aiutato il titolo a riprendersi
BullsandBears crede nel turnaround GE, e riportiamo i 4 temi sui quali reputiamo che gli sforzi di GE ripagheranno gli investitori:
1) Baker Hughes (BHGE)
Nel Giugno scorso GE ha fuso le sue attività nel settore delle attrezzature e dei servizi O&G con la “vecchia” Baker Hughes.
GE ne possiede il 62,5% e può prendere in considerazione opzioni strategiche su tale partecipazione a partire dal luglio 2019.
Reputiamo che GE non cederà la sua partecipazione, grazie alla parziale ripresa dei prezzi del petrolio.
I prezzi più elevati fanno ben sperare per la produzione offshore, che rappresenta il 25% del business della società.
I forti investimenti di GE nel servizio di analisi predittiva per le prospezioni petrolifere potranno migliorare gli utili, anche grazie a un valore di confronto molto limitato.
2) Aviazione e sanità
Nonostante le recenti voci di vendita della divisione avio a Boeing (BA), non pensiamo che GE cederà l’asset, anche per motivi di antitrust.
Inoltre i settori avio e healthcare hanno battuto le stime di utili nell’ultimo quarto e si prevede forniscano i due terzi degli utili e dei free cash flow 2018.
In sintesi, si tratta di due dei tre pilastri sui quali GE dovrà rifondarsi, per recuperare la redditività (e le quotazioni) perduta.
3) La probabile vendita della business unit dei trasporti
GE ha in mente di cedere asset per un controvalore di circa 20 miliardi di dollari, uscendo dai business caratterizzati da risultati insoddisfacenti (che non comprendono la divisione trasporti).
Il nuovo CEO Flannery ha detto che l’azienda sta valutando alcune opzioni per la business unit.
Sulla carta sembra probabile una fusione con la transport unit di Bombardier (BBD-A.TO), che però potrà avvenire solo quando Airbus (AIR.PA) chiuderà l’acquisto di una partecipazione di maggioranza in una nuova partnership con il gruppo aeronautico canadese per realizzare gli aerei della serie C di Bombardier.
Ciò potrà liberare ulteriore capitale da allocare nei progetti di punta, caratterizzati da rendimenti superiori.
4) Nuovi membri del consiglio direttivo
General Electric ha affermato che ridurrà la dimensione del suo CdA da 17 a 12 membri e ha candidato tre nuovi directors, tutti di elevato profilo: Lawrence Culp, ex CEO di Danaher Corp – (DHR); Thomas Horton, ex CEO di American Airlines (AAL) e Leslie Seidman, ex presidente del Financial Accounting Standards Board.
Ci aspettiamo ulteriori turbolenze lungo il percorso di risanamento di GE e una complessiva semplificazione lungo tre principali direttrici di business: l’energia, l’aviazione e la sanità.
BED, BATH & BEYOND (BBBY)
Nessuna nuova nemmeno per BBBY che nel mese di Marzo realizza una performance in linea con il benchmark Russell 3000.
DISCLOSURE: questo articolo NON è, NE’ rappresenta, una sollecitazione a investire in una o più delle azioni citate. Non rappresenta pertanto alcuna offerta, invito a offrire o messaggio promozionale, in qualsiasi forma rivolti al pubblico, finalizzati alla vendita o sottoscrizione di prodotti finanziari (secondo l’articolo 1 del Testo Unico sull’Intermediazione Finanziaria).
Peter Lynch è uno dei più grandi gestori di denaro e investitori più famosi di tutti i tempi.
Ha ottenuto un successo straordinario come portfolio manager di Fidelity Magellan (FMAGX), il fondo comune che ha gestito dal 1977 al 1990.
Quando Lynch è diventato direttore di Magellan nel 1977, il fondo aveva 20 milioni di dollari di assets.
L’impressionante track record di Lynch a Magellan attirò gli investitori a un ritmo così rapido tanto che nel 1983 il patrimonio del fondo superò 1 miliardo di dollari.
Durante i 13 anni in cui Lynch ha gestito il fondo, Magellan ha sovraperformato il rendimento annuo dell’indice azionario S&P 500 per 11 anni.
Phil Fisher è stato uno dei più grandi investitori di tutti i tempi e l’autore del classico libro “Common Stocks and Uncommon Profits”.
Fisher fondò la sua società di gestione patrimoniale, Fisher & Co., nel 1931 e nei successivi sette decenni garantì enormi rendimenti ai suoi clienti.
Ad esempio, è stato uno dei primi investitori nel gigante dei semiconduttori Texas Instruments (TXN), la cui capitalizzazione di mercato oggi sfiora i 100 miliardi di dollari.
Abbiamo già parlato di Netflix (NFLX) in alcuni dei nostri post precedenti, commentandone la storia, il business model e la performance in Borsa.
Dopo la presentazione dei risultati del Q4 2017, l’azione ha avuto l’ennesima impennata con le quotazioni che hanno superato i 300 $ ad azione grazie ad un rialzo superiore al 40% in appena 2 mesi.
Davvero il prezzo attuale riflette il valore intrinseco? Cosa può aspettarsi chi ha recentemente acquistato l’azione a questi prezzi?
Discutiamo in questo post delle prospettive attuali e future di Netflix mettendo in relazione il business model e la sua valutazione in Borsa.
Warren Buffett è considerato l’investitore di maggior successo al mondo, e non è un caso che continuiamo a citarlo su diversi articoli del nostro blog.
Il valore contabile della sua società, la Berkshire Hathaway (BRK), è aumentato del 20,9% annuo tra il 1965 e il 2017. Ciò equivale a più del doppio del 9,9% di rendimento dello S&P 500 nello stesso periodo.
Secondo Forbes, Buffett è tra gli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio netto di circa 91 miliardi di dollari. Patrimonio che non deriva dall’aver ereditato qualche impero industriale o dall’aver lanciato qualche start up di successo.
Buffett ha costruito la sua fortuna esclusivamente attraverso investimenti lungimiranti. Gli aspiranti investitori, quindi, trarranno certamente beneficio dallo studio dei suoi metodi.
I Guru degli investimenti: Benjamin Graham
Inauguriamo oggi una serie di post dedicato ai grandi investitori del passato.
L’obiettivo è quello di analizzare le caratteristiche e i concetti alla base del successo dei principali investitori di successo, per comprenderle meglio ed essere in grado di incorporarli nelle nostre strategie di investimento.
Abbiamo già parlato in un post precedente del Bitcoin e dei suoi meccanismi di funzionamento.
In questo post proveremo ad analizzare le sue caratteristiche discutendo delle posizioni di chi lo considera una vera rivoluzione nel mondo della finanza in opposizione a chi lo declassa a mera bolla speculativa. Continua a leggere