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Nei mesi di Aprile e Maggio 2021 il portafoglio USA di BullsandBears.it conferma un’ottima performance e raggiunge un rendimento cumulato del 97,7%!

In pratica, dal momento della nostra partenza abbiamo sostanzialmente raddoppiato il valore dei nostri investimenti.

E tutto questo passando attraverso anche periodi difficili, come la pandemia che negli ultimi 12 mesi ha colpito l’economia a livello globale.

In poco più di 3 anni il nostro portafoglio ha dimostrato di riuscire a battere il benchmark sia in periodi di rialzo sia in periodi di ribasso e chiude con una sovraperformance di oltre 24% rispetto al Russell 3000!

Di seguito il dettaglio dei rendimenti delle singole azioni che compongono attualmente il portafoglio e un breve commento su ciascuna.

Naturalmente, per qualsiasi curiosità, dubbio, suggerimento vi invitiamo nuovamente a dire la vostra nella sezione Lascia un commento a fondo pagina oppure a scriverci direttamente a info@bullsandbears.it (dopo esservi iscritti alla newsletter).

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Analizziamo in questo post General Mills, multinazionale statunitense che commercializza beni alimentari di consumo. Dopo la caduta delle quotazioni nel 2018 (-27%), il titolo ci sembra oggi decisamente sottovalutato rispetto al suo fair value e alle prospettive del business per gli anni a venire.

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Il vantaggio competitivo è la principale fonte di moat (fossati) nell'arena competitiva corporate

Come già ribadito, gli investitori cercano di investire in società che dispongono di vantaggi competitivi duraturi (i moat – fossati).

Con l’attuale costante accelerazione del ritmo dell’innovazione, i progressi ottenuti si rivelano disruptive per molti dei modelli di business esistenti e ne originano di nuovi.

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Ci occupiamo in questo post di Synchrony Financial (SYF), uno dei principali player nel segmento delle carte di credito “private label” le cui azioni sono crollate oltre il 10% nella settimana scorsa a seguito della notizia del mancato rinnovo dell’accordo con Walmart (WMT), che ha preferito il concorrente Capital One (COF).

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Concludiamo la serie di post sui Guru degli investimenti con la seconda e ultima puntata sui consigli finali, un “distillato” dei suggerimenti dei migliori investitori.

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Come abbiamo visto nei post precedenti, ci sono alcuni investitori che possono essere definiti a pieno titolo “Guru dell’investimento”.

Tuttavia, le caratteristiche di fondo di quelli che abbiamo citato (e di molti altri che hanno avuto successo), sono sempre simili.

Questi personaggi non hanno paura di sfidare le credenze convenzionali sugli investimenti.

Ognuno cerca società solide con forti vantaggi competitivi e cerca di investire in queste società per un lungo periodo di tempo.

E, naturalmente, presta molta attenzione al prezzo pagato per ciascun investimento.

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La mappatura del settore è uno degli aspetti più rilevanti dell'identificazione di un vantaggio competitivo

Continuiamo la narrazione relativa ai moat (fossati), ovvero i vantaggi competitivi che proteggono le aziende dalla concorrenza dei peers di settore, affrontando la mappatura del settore di appartenenza di una società.

L’argomento appare ancor più di attualità, dopo la polemica di Elon Musk  che nell’ultima earning call ha definito i moat “noiosi”, e ha ipotizzato che un sostenuto ritmo di innovazione sia preferibile per l’affermazione di un’azienda.

Naturalmente il guru di Omaha – Warren Buffett – è di opinione diametralmente opposta

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Phil Fisher è stato uno dei più grandi investitori di tutti i tempi e l’autore del classico libro Common Stocks and Uncommon Profits.

Fisher fondò la sua società di gestione patrimoniale, Fisher & Co., nel 1931 e nei successivi sette decenni garantì enormi rendimenti ai suoi clienti.

Ad esempio, è stato uno dei primi investitori nel gigante dei semiconduttori Texas Instruments (TXN), la cui capitalizzazione di mercato oggi sfiora i 100 miliardi di dollari.

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L' analisi di settore è uno dei punti cardine nella valutazione del vantaggio competitivo

Dopo le prime puntate introduttive, parliamo di analisi di settore all’interno della serie “I vantaggi competitivi: come identificare un moat (fossato)“.

Non è difficile capire quanto l’analisi di settore sia importante; meno semplice è comprendere in che proporzione impatta la performance aziendale, rispetto agli effetti che derivano dall’azione sul mercato sviluppata direttamente dalla singola impresa.

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I vantaggi competitivi economici, tra cui le economie di scala e l'effetto network, permettono alle società che ne dispongono di mantenere il fossato (moat) che consente loro di tenere a distanza i concorrenti

I fossati economici tradizionali

Alcune delle più rilevanti e affermate aziende tecnologiche sono difese da un ampio e profondo fossato (MOAT). Solo per citare le più note, Microsoft (MSFT), Google (GOOG) e Facebook (FB) hanno vantaggi competitivi economici costruiti su economie di scala e su effetti di rete.

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