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Ancora una volta, come oramai succede da diversi trimestri a questa parte, Tesla ha presentato una trimestrale con risultati negativi in termini di utili (-4,09 $ ad azione) e free cash flow.

Analizziamo in questo post gli elementi che ci sono piaciuti (pochi), quelli che non ci hanno entusiasmato (molti di più) con alcune note di colore sulle risposte irritate di Elon Musk agli analisti finanziari che lo incalzavano su alcuni elementi del business della società.

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Abbiamo già scritto del “fenomeno” Netflix (NFLX) in diversi altri nostri post, e di come riteniamo che il titolo sia attualmente sopravvalutato.

Qualche giorno fa, l’azienda di Reed Hastings ha presentato i risultati del Q1 2018 che sono stati accolti dalla comunità finanziaria con grande entusiasmo tanto che il giorno successivo il titolo ha guadagnato circa il 10%.

In questo post analizzeremo i numeri della trimestrale e alcune dichiarazioni della “earning call”, che in ogni caso non modificano la visione di lungo periodo che abbiamo della società e del suo business.

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Charlie Munger, vice presidente di Berkshire Hathaway (BKR), è spesso oscurato dal suo più illustre collega Warren Buffett.

Tuttavia, gran parte della filosofia di investimento utilizzata da Buffett e Berkshire può essere attribuita all’influenza di Munger.

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Peter Lynch è uno dei più grandi gestori di denaro e investitori più famosi di tutti i tempi.

Ha ottenuto un successo straordinario come portfolio manager di Fidelity Magellan (FMAGX), il fondo comune che ha gestito dal 1977 al 1990.

Quando Lynch è diventato direttore di Magellan nel 1977, il fondo aveva 20 milioni di dollari di assets.

L’impressionante track record di Lynch a Magellan attirò gli investitori a un ritmo così rapido tanto che nel 1983 il patrimonio del fondo superò 1 miliardo di dollari.

Durante i 13 anni in cui Lynch ha gestito il fondo, Magellan ha sovraperformato il rendimento annuo dell’indice azionario S&P 500 per 11 anni.

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Phil Fisher è stato uno dei più grandi investitori di tutti i tempi e l’autore del classico libro Common Stocks and Uncommon Profits.

Fisher fondò la sua società di gestione patrimoniale, Fisher & Co., nel 1931 e nei successivi sette decenni garantì enormi rendimenti ai suoi clienti.

Ad esempio, è stato uno dei primi investitori nel gigante dei semiconduttori Texas Instruments (TXN), la cui capitalizzazione di mercato oggi sfiora i 100 miliardi di dollari.

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Abbiamo già parlato di Netflix (NFLX) in alcuni dei nostri post precedenti, commentandone la storia, il business model e la performance in Borsa.

Dopo la presentazione dei risultati del Q4 2017, l’azione ha avuto l’ennesima impennata con le quotazioni che hanno superato i 300 $ ad azione grazie ad un rialzo superiore al 40% in appena 2 mesi.

Davvero il prezzo attuale riflette il valore intrinseco? Cosa può aspettarsi chi ha recentemente acquistato l’azione a questi prezzi?

Discutiamo in questo post delle prospettive attuali e future di Netflix mettendo in relazione il business model e la sua valutazione in Borsa.

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L' analisi di settore è uno dei punti cardine nella valutazione del vantaggio competitivo

Dopo le prime puntate introduttive, parliamo di analisi di settore all’interno della serie “I vantaggi competitivi: come identificare un moat (fossato)“.

Non è difficile capire quanto l’analisi di settore sia importante; meno semplice è comprendere in che proporzione impatta la performance aziendale, rispetto agli effetti che derivano dall’azione sul mercato sviluppata direttamente dalla singola impresa.

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Warren Buffett è considerato l’investitore di maggior successo al mondo, e non è un caso che continuiamo a citarlo su diversi articoli del nostro blog.

Il valore contabile della sua società, la Berkshire Hathaway (BRK), è aumentato del 20,9% annuo tra il 1965 e il 2017. Ciò equivale a più del doppio del 9,9% di rendimento dello S&P 500 nello stesso periodo.

Secondo Forbes, Buffett è tra gli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio netto di circa 91 miliardi di dollari. Patrimonio che non deriva dall’aver ereditato qualche impero industriale o dall’aver lanciato qualche start up di successo.

Buffett ha costruito la sua fortuna esclusivamente attraverso investimenti lungimiranti. Gli aspiranti investitori, quindi, trarranno certamente beneficio dallo studio dei suoi metodi.

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I Guru degli investimenti: Benjamin Graham

Inauguriamo oggi una serie di post dedicato ai grandi investitori del passato.

L’obiettivo è quello di analizzare le caratteristiche e i concetti alla base del successo dei principali investitori di successo, per comprenderle meglio ed essere in grado di incorporarli nelle nostre strategie di investimento.

 

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Inutile negarlo, gran parte di ciò che succede nelle nostre vite è una questione di scambio.

I mariti sono disposti a tollerare un pomeriggio all’Ikea in cambio di una domenica sul divano a guardare partire di calcio.

I bambini sono disposti a fare qualche lavoretto in cambio di una paghetta più alta. E i genitori sono più tolleranti sull’orario di rientro dei figli la sera se questi si comportano bene.

Anche negli investimenti esiste la medesima logica.

In questo caso lo scambio (o come si definisce in finanza, il trade off) è tra rischio e rendimento. Ottenere un ritorno sull’investimento significa accettare il rischio, almeno in una certa misura.

Approfondiamo in questo post la nozione di rischio per aiutarvi a capire quale rischio siete disposti a tollerare in relazione al rendimento che desiderate ottenere.

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