Nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto 2021 il portafoglio USA di BullsandBears.it conferma un’ottima performance e raggiunge un rendimento cumulato del 100,3%!
Si, avete letto bene! Dal momento del lancio del portafoglio abbiamo raddoppiato il nostro capitale!
E tutto questo passando attraverso anche periodi difficili, come la pandemia che negli ultimi 12 mesi ha colpito l’economia a livello globale.
In poco più di 3 anni il nostro portafoglio ha dimostrato di riuscire a battere il benchmark sia in periodi di rialzo sia in periodi di ribasso e chiude con una sovraperformance di quasi il 20% rispetto al Russell 3000!
Come anticipato sul nostro profilo linkedin, negli ultimi 2 mesi abbiamo avviato una rotazione del nostro portafoglio, uscendo parzialmente da IGT e totalmente da SYF, entrando invece in VIACOM e SAP.
Di seguito il dettaglio dei rendimenti delle singole azioni che compongono attualmente il portafoglio e un breve commento su ciascuna.
Naturalmente, per qualsiasi curiosità, dubbio, suggerimento vi invitiamo nuovamente a dire la vostra nella sezione Lascia un commento a fondo pagina oppure a scriverci direttamente a info@bullsandbears.it (dopo esservi iscritti alla newsletter).
IL PORTAFOGLIO LONG di BullsandBears
GENERAL MILLS (GIS)
Calo del 4,5% nel periodo 1 Giugno – 13 Agosto per GIS, nonostante i dati del Q4 abbiano evidenziato risultati di ricavi e utile superiori alle attese degli analisti. In aggiunta, la società ha dichiarato un dividendo trimestrale confermato a 0,51$, che equivale a uno yield annuo del 3,4%.
L’azione resta in prossimità dei massimi storici a 5 anni; l’ampio portafoglio marchi nonché il settore di appartenenza (CPG per il settore alimentare) fanno ipotizzare un valido posizionamento di General Mills anche nel caso di un aumento dell’inflazione o di un ripiegamento dei mercati azionari. Il team di Bullsandbears resta positivo sul titolo.
GENERAL MOTORS (GM)
Meno 10% nel periodo per GM, che ripiega dai massimi a un anno raggiunti a inizio Giugno.
Nonostante gli ottimi risultati del secondo trimestre (battute le stime sia di ricavi che di utili), le previsioni di utili FY 2021 sotto le attese hanno penalizzato il titolo.
Il trend di crescita e di sviluppo di modelli elettrici avviato dalla CEO Mary Barra sembra proseguire sulla giusta strada. Restiamo positivi sul titolo.
VIACOM (VIACA)
Sostanzialmente costante la performance del titolo Viacom nel primo periodo di inclusione nel portafoglio USA. Dopo lo strappo al rialzo nel giorno dell’annuncio di dati del Q2, caratterizzati da ricavi e utili superiori alle attese, il titolo ha ripiegato tornando nei pressi dei 44 $ ai quali è avvenuto l’acquisto, nonostante il positivo annuncio di un dividendo trimestrale confermato a 0,24 $, che equivale a uno yield annuo del 2,35%. Sulla società permangono attese di possibili operazioni di M&A (si sono interrotti i negoziati con Comcast) che potrebbero ulteriormente alimentare il trend al rialzo supportato dai positivi dati economici.
GENERAL ELECTRIC (GE)
Meno 4,3% nel periodo per GE nonostante la positiva trimestrale, caratterizzata da una decisa crescita del portafoglio ordini (+33%) e dal superamento delle stime degli analisiti relativamente a ricavi e utili. Il turnaround avviato dal CEO Larry Culp sembra procedere, nonostante il difficile contesto macroeconomico e il complesso periodo che sta attraversando uno dei principali clienti di General Electric, Boeing (BA).
Le attuali quotazioni oltre i 100 $ non devono trarre in inganno: l’azione è stata recentemente oggetto di un reverse split, ovvero il valore di ogni singola azione è stato moltiplicato per otto.
KRAFT HEINZ COMPANY (KHC)
Calo del 13,6% per l’azione del gigante di Pittsburgh, che si allontana dai massimi a due anni recentemente toccati (44,13 $), nonostante i dati del Q2 abbiano evidenziato risultati di ricavi e utili superiori alle attese degli analisti. In aggiunta, la società ha dichiarato un dividendo trimestrale confermato a 0,40$, che equivale a uno yield annuo del 4,11%.
Anche in questo caso la performance nel nostro portafoglio resta negativa, ma riteniamo che l’azienda, grazie ad un solido portafoglio prodotti, sia ben posizionata per cogliere le opportunità di crescita nel medio periodo.
MCKESSON CORPORATION (MCK)
McKesson ancora sugli scudi, con un più 3,44% nel periodo, durante il quale ha raggiunto il massimo storico oltre i 200 $, per poi ripiegare dopo una trimestrale a dir poco “tonica”, con ricavi e utili sopra le attese e un aumento del 12% del dividendo trimestrale a 0,47$ (per un rendimento annuo pari allo 0,93%).
La performance cumulata è superiore al 65%.
WELLS FARGO (WFC)
La centenaria banca di San Francisco sale del 7,2% nel periodo a 50.37 $, e pare pronta ad attaccare i massimi a due anni, posizionati a 54.46 $. Il rendimento di WFC nel portafoglio USA di BullsandBears raggiunge finalmente il segno positivo, accompagnata da un raddoppio del dividendo trimestrale che si attesta a 0,20 $, per un rendimento annuo pari a 1,77%.
SPIRIT AIRLINES (SAVE)
Meno 30% per Spirit, che risente delle notizie di possibili recrudescenze da Covid sul territorio statunitense e ha inoltre dovuto fronteggiare una carenza di personale che l’ha costretta ad annullare centinaia di voli, con intuibili ripercussioni. Ci attendiamo tensioni sul titolo nel breve periodo, ma BullsandBears resta convinto delle potenzialità del titolo in un ambiente post Covid, anche grazie alla flessibile struttura dei costi e all’appartenenza alla categoria ULC (ultra low cost), che dovrebbe essere la prima a ripartire nell’ambito delle compagnie aeree.
SAP (SAP)
+ 7,5% per S.A.P. (“Systeme, Anwendungen, Produkte in der Datenverarbeitung” ovvero Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati) nei primi due mesi di permanenza nel portafoglio USA di BullsandBears. Il colosso di Weinheim, che compirà 50 anni il prossimo anno ed è tra i leader mondiali nel settore degli ERP e delle soluzioni informatiche per le imprese, è nel pieno di una transizione poliennale del modello di business verso il cloud. Anche per questo motivo Bullsandbears si attende ritorni nel medio periodo.
Anheuser-Busch InBev (BUD)
Calo del 19,3% per il leader mondiale nella produzione e commercializzazione di birra, nonostante – anche in questo caso – i solidi risultati del secondo trimestre, caratterizzati da maggiori ricavi, utili e un incremento rilevante dei volumi di birra venduta, per la pressoché totalità dei marchi in portafoglio. BullsandBears rimane positivo sul titolo.
Alla prossima!
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