BullsandBears torna a parlare del colosso di Seattle, Amazon, proponendo alcuni suggerimenti che potrebbero permettere alle imprese operanti negli stessi settori di salvarsi dalla forza d’urto della società di Jeff Bezos.
I suggerimenti vengono direttamente da Morgan Stanley (MS), una delle più importanti investment bank mondiali.
In una nota di metà 2017, uno degli analisti azionari della banca d’affari USA ha detto:
“Introduciamo un framework composto da cinque fattori per aiutare gli investitori a riflettere sulla suscettibilità dei settori industriali alla disruption portata da Amazon (AMZN)”.
E inoltre: “Riconosciamo che possono emergere ulteriori ostacoli (per le imprese che si “difendono”) e che Amazon continua a scalare il proprio business e a investire sempre di più (in parte anche per superare alcuni dei fattori di seguito riportati)“).
Infine: “Tutto ciò premesso, consideriamo le seguenti aree quali punti di forza che possono avere un impatto materiale sul ritmo e sul potenziale disruptive di Amazon“.
Morgan Stanley ha chiamato B.R.I.A.N. l’insieme di caratteristiche settoriali che permetterebbero una maggiore protezione dalla continua espansione della creatura di Bezos. Vi riportiamo di seguito l’intero framework.
Fonte: Morgan Stanley Research
Ecco in sintesi quanto riportato nel framework:
- Prodotti unici/su misura che richiedono molte personalizzazioni. Esempi di industry sono i beni di lusso e l’intimo. Morgan Stanley elenca anche i prodotti grocery, fatto curioso considerando la recente acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon.
- Ostacoli normativi, o settori caratterizzati da prodotti attentamente esaminati dalle autorità governative prima di poter essere venduti. Prodotti con un rigido quadro regolamentare rendono più difficile per Amazon entrare in quel mercato. Ne sono un esempio le compagnie farmaceutiche/sanitarie e le compagnie aeree commerciali.
- Modelli settoriali e di business con margini lordi più bassi, frequenze d’ordine più limitate e caratteristiche analoghe. “Questo non vuole dire che Amazon non possa investire in capacità produttiva (e in acquisizioni, come si è visto con l’operazione Whole Foods) per cercare di superare queste difficoltà… ma come base di riferimento, crediamo che le industries di questa natura siano probabilmente più impegnative,” ha detto Nowak. Gli esempi includono negozi “dollar store” (tutto al prezzo di un dollaro; settore in cui spiccano Dollar General – DG – e Dollar Tree – DLTR -) dollari e la ricambistica auto per il fai da te (tra cui spiccano le seguenti società quotate: Advance Auto Parts (AAP), Genuine Parts Company (GPC) e O’Reilly Automotive (ORLY).
La reazione in Borsa dei tre titoli dei ricambi auto all’annuncio dell’entrata nel settore di Amazon
Fonte: elaborazione di BullsandBears.it su dati Yahoo finance
I titoli dollar store sembrano tenere meglio
Fonte: elaborazione di BullsandBears.it su dati Yahoo finance
- La cura del post-vendita richiederebbe l’implementazione di un servizio clienti effettuato di persona per la formazione e l’installazione. Se questa ipotesi fosse confermata, settori come l’home improvement disporrebbero di un “fossato competitivo” nei confronti di Amazon. Un esempio potrebbe essere The Home Depot (HD), che, osservando l’andamento del titolo, sembra aver trovato la soluzione per neutralizzare la minaccia di Amazon.
Andamento del titolo The Home Depot a due anni
Fonte: elaborazione di BullsandBears.it su dati Yahoo finance
- Transazioni complesse. Amazon è meno propensa ad avventurarsi in un settore in cui le transazioni di acquisto sono complicate. “I complessi meccanismi di pagamento e di rimborso caratteristici dell’industria farmaceutica sono estranei ad Amazon“, afferma Morgan Stanley. Su questo punto non sembra che Amazon sia d’accordo con la banca d’affari. Ancora una volta, osservate la reazione in Borsa dei principali competitor nel pharmacy business (parliamo di colossi come CVS Health – CVS -, Walgreens Boots Alliance – WBA – e Cardinal Health – CAH -) alla notizia del possibile ingresso di Amazon nel settore.
Fonte: elaborazione di BullsandBears.it su dati Yahoo finance
A quanto parte, in alcuni – selezionati – ambiti industriali, l’onda distruttrice di Amazon sembra poter essere assorbita, nel migliore dei casi senza danni e nel peggiore… con la sopravvivenza.
Considerando l’attivismo del vulcanico owner, la mission originaria (The everything store) e il numero di innovazioni sviluppate, nessun settore sembra al sicuro, per cui… Mind the Amazon!
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