Procter&Gamble (PG) ha visto consumarsi una battaglia per ottenere un posto in CdA, portata avanti dal fondo attivista Trian di Nelson Peltz contro il management – capeggiato dal CEO David Taylor – che si opponeva all’entrata in Consiglio di uno dei più rispettati e temuti investment manager.
La vicenda segue l’entrata di Peltz tra gli azionisti rilevanti di P&G, avvenuta a Febbraio 2017 con l’acquisto dell’1,5% del gigante di Cincinnati per circa 3,5 miliardi di dollari.
Ebbene, sia pur con uno scarto esiguo, Peltz non è riuscito a convincere un sufficiente numero di azionisti a farsi eleggere nel board. Il management di P&G, anche grazie a una spesa di oltre 100 milioni di dollari in mail, telefonate e pubblicità per portare dalla propria parte e convincere gli azionisti, è riuscito a respingere l’attacco.
Procter&Gamble: chi è, cosa fa, come lo fa
Fonte: presentazione P&G
Chi è e cosa fa
La stragrande maggioranza delle persone ha acquistato nella vita (almeno) un prodotto P&G. Fondata nel 1837, la società di Cincinnati è infatti uno dei leader mondiali nel settore dei Consumer Packaged Goods (CPG), proposti a clienti di oltre 180 paesi nei cinque continenti grazie al lavoro di 95.000 dipendenti.
Il breakdown delle vendite 2017
Fonte: presentazione del management PG Executing a strategy that is working
Le vendite internazionali rappresentano il 55% del fatturato e il principal cliente è Wal-Mart (WMT), che da solo sviluppa il 16% dei ricavi di P&G.
Fonte: presentazione del management PG Executing a strategy that is working
Come lo fa
Uno degli aspetti utili per capire la bontà della strategia (e dell’execution) di P&G è il bilancio. Pertanto, vi proponiamo una sintesi delle principali voci economico-finanziarie aggiornate a Giugno 2017…
Fonte: Morningstar
… E qualche statistica chiave nel confronto con i peers
Fonte: Morningstar
Chi sono i peers e quale andamento azionario hanno avuto nell’ultimo anno?
I principali concorrenti di P&G sono altri “mostri sacri” del settore CPG. Tra questi Clorox (CLX), Colgate Palmolive (CL) e Unilever (UN); quest’ultima, con la complicità di eventi straordinari, ha nettamente sovraperformato le altre in termini di quotazioni azionarie.
Procter&Gamble si posiziona nel gruppetto degli “inseguitori”, caratterizzato da rendimenti tra il 5,42 e il 7,50%.
Fonte: elaborazione BullsandBears.it su dati Yahoo finance
Cosa pensano gli analisti dell’azione P&G?
Fonte: Marketbeat
I due contendenti: Procter&Gamble vs Nelson Peltz
Come si “difende” P&G?
Di seguito analizzeremo insieme, sintetizzandoli, i punti chave della mastodontica presentazione originariamente redatta da P&G (attualmente aggiornata sul sito con una più sintetica) per rivendicare i risultati raggiunti e la sostenibilità dei target proposti – nonché per dare qualche stoccata pungente all’avversario.
1. P&G è tra i leader nel restituire il capitale agli azionisti
Il CEO David Taylor sottolinea come negli ultimi 10 anni Procter&Gamble abbia restituito oltre 135 miliardi di dollari agli azionisti, posizionandosi al quarto posto in valore assoluto e al secondo in termini percentuali tra le più importanti società americane quotate.
Fonte: presentazione del management PG Executing a strategy that is working
Secondo P&G, Peltz è distante anni luce dal concedere ritorni paragonabili ai propri azionisti.
Fonte: elaborazione BullsandBears.it sulla presentazione del management PG Executing a strategy that is working
2. La quotazione del titolo P&G è guidata dagli ottimi risultati raggiunti dalla società
Fonte: presentazione del management PG Executing a strategy that is working
Considerando che Peltz è azionista Procter&Gamble da Febbraio 2017, il grafico non sembra centrare completamente il bersaglio: le azioni attualmente quotano a un prezzo superiore anche rispetto al momento dell’ingresso di Trian nel capitale di P&G.
3. L’innovazione di Procter&Gamble permette lo sviluppo di nuovi rilevanti brand
Fonte: presentazione del management PG Executing a strategy that is working
Non si può discutere il portafoglio prodotti di P&G, che annovera una serie di blockbuster noti in tutto il mondo; allo stesso tempo non viene in mente il lancio di un nuovo marchio P&G di rilievo internazionale dall’uscita sul mercato della gamma Swiffer, avvenuta ormai quasi 20 anni fa.
Come attacca il Trian Fund di Peltz?
Nelson Peltz del Trian Fund. Fonte: CNBC
Nelson Peltz, da Brooklyn, è uno dei più rispettati e temuti fund managers attivisti. Nel corso della sua carriera alla guida di Trian Fund Management, che ha fondato, ha ricoperto ruoli di primissimo piano nelle principali società di beni di consumo della corporate America. Solo per citarne alcune: Wendy’s (WEN), Legg Mason (LM), Mondelez (MDLZ), Ingersoll Rand (IR) e H. J. Heinz (KHC). Queste società (unitamente a PepsiCo – PEP, DuPont, Kraft Foods, …) sono state anche oggetto di un investimento nel capitale sociale da parte di Trian Fund.
Anche il suo team ha predisposto una corposa relazione che spiega i motivi per cui gli shareholders avrebbero dovuto permettergli di sedere in CdA, e portare avanti le modifiche all’approccio ai mercati proposte.
In estrema sintesi, i punti chiave per Peltz sono:
1. Le motivazioni per cui P&G ha bisogno di un cambiamento
Fonte: adattamento di BullsandBears.it alla presentazione Revitalize P&G Together
2. Il Total Shareholders Return (TSR) di P&G ha storicamente sottoperformato quello dei concorrenti
Fonte: adattamento di BullsandBears.it alla presentazione Revitalize P&G Together
Anche a livello di crescita degli utili per azione (EPS) Procter&Gamble si rivela, secondo i calcoli di Peltz, il fanalino di coda.
Fonte: presentazione Revitalize P&G Together
3. C’è un progressivo calo di quota di mercato in alcuni settori e mercati chiave di Procter&Gamble…
Fonte: presentazione Revitalize P&G Together
… Peltz ha già dimostrato una certa capacità nel migliorare i margini delle società in cui siede nel board…
Fonte: presentazione Revitalize P&G Together
… Grazie anche alla sua invidiabile esperienza, superiore a quella del board di Procter&Gamble
Fonte: presentazione Revitalize P&G Together
Quali iniziative stragetiche vuole mettere in campo?
Fonte: presentazione Revitalize P&G Together
Cosa ne pensa BullsandBears.it?
L’avvento della modalità distributiva nota come Direct to Consumer (DtC) e lo sviluppo delle vendite retail online (Amazon, il colosso di Seattle – AMZN, che vuole spingere i giganti dei CPG ad abbandonare lo scaffale e andare online), hanno da un lato inciso sulle vendite e dall’altro hanno posto nuove pressioni portate dai clienti “di peso” (Wal-Mart in primis, che minaccia i propri clienti – P&G compresa – di applicare penali del 3% sul valore per consegne non arrivate nei tempi previsti). Nonostante questo, Procter&Gamble rimane uno dei protagonisti globali del settore dei CPG.
A nostro avviso, Peltz ha perso la prima di una serie di battaglie che si svilupperanno nei prossimi mesi tra gli azionisti della società. Il fondatore di Trian Fund non mollerà tanto facilmente la presa e continuerà a portare avanti le proprie idee di rinnovamento e di modifiche strutturali all’impostazione del business di P&G.
Per questo, nei prossimi 12 mesi, o Procter&Gamble otterrà risultati migliori di quelli dei diretti concorrenti, oppure Peltz otterrà un posto nel board.
Attenzione! La vicenda potrebbe avere a breve ulteriori sviluppi: il 20 Ottobre Procter&Gamble pubblicherà i risultati del primo trimestre 2018. A seconda dell’andamento, una delle due parti in gioco potrebbe riprendere forza e portare avanti le proprie idee su quale sia il miglior futuro per il colosso di Cincinnati.
Staremo a vedere e vi terremo informati!
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