Le zip : un'invenzione inizialmente sottovalutata

La zip (o cerniera) solitamente non richiama molta attenzione, pur potendola trovare cucita in jeans, giacche, copricuscini, borse, bagagli e innumerevoli altri oggetti di uso quotidiano.

Per questi capi e oggetti risulta indispensabile e onnipresente.

Nonostante ciò, si stima che il numero di chiusure lampo utilizzate nei processi produttivi ogni anno negli Stati Uniti sia pari a 4,5 miliardi. Si tratta di circa 15 cerniere per ogni americano ogni anno!

Fonte: canale YouTube Insider

La tecnologia alla base della zip? Di certo non un successo immediato.

In primo luogo, altri metodi di chiusura degli oggetti, quali pulsanti, ganci e lacci, erano consolidati da molto tempo e avevano sempre funzionato adeguatamente, pur risultando spesso lenti e laboriosi nell’utilizzo.

Inoltre, non c’era la sensazione che si trattasse di un’area da migliorare, e tanto meno da trasformare.

Ci sono voluti decenni affinché la rielaborazione del design base della cerniera lampo permettesse di “trovarle” un pubblico, e renderla popolare come lo è oggi.

La zip è un buon esempio di come idee di business innovative a volte debbano essere testate a lungo prima di raggiungere il successo.

La lotta per diventare la zip

La storia della cerniera (altrimenti detta zip ) è iniziata "in salita" per poi affermarsi a livello mondiale

La persona a cui viene attribuita l’idea della cerniera lampo è Elias Howe, meglio conosciuto come l’inventore della macchina per cucire a punto fisso.

Ma pur avendo depositato un brevetto per una chiusura per i capi di abbigliamento nel 1851, non provò mai ad avviare la produzione.

Così il “vero” inventore della zip probabilmente è Whitcomb Judson, che nel 1893 ha ottenuto il brevetto per il suo “Blocco di chiusura o sblocco per le scarpe“.

Il design intelligente di Judson prevedeva ancora ganci e occhielli, ma la grande novità consisteva nell’introdurre un meccanismo scorrevole per chiuderli facilmente.

L’invenzione, però, non fu il trionfo che aveva sperato, tanto fare fiasco anche all’Esposizione Universale di Parigi del 1900.

Judson lanciò successivamente la Universal Fastener Company con l’aiuto di un uomo d’affari noto come colonnello Lewis Walker per avviare la produzione del dispositivo.

Ma nonostante anni di tentativi, e l’efficace slogan “A Pull and It’s Done“, le vendite non decollarono mai.

La svolta tecnica: la zip muove i primi passi commerciali

Nel 1912, Gideon Sundback, depositò un brevetto per un metodo di fissaggio che preservasse il dispositivo di scorrimento di Judson, ma che ne migliorasse gli occhielli e i ganci.

Per fare ciò, usò del nastro di stoffa con denti metallici sporgenti caratterizzati da una paletta cava da un lato e un uncino dall’altro. Quando due file si incastrano, gli uncini scivolano comodamente nelle palette, bloccandole in posizione.

Dopo cinque anni, nel 1917 Sundback ricevette il brevetto per la sua chiusura, a tutti gli effetti il primo modello della moderna cerniera in metallo.

Poco dopo, l’azienda, l’azienda di Sundback trovò nuovi clienti. Un sarto newyorkese cominciò ad acquistarli per fare cinture per i marinai le cui uniformi non prevedevano la presenza di tasche durante la Prima Guerra Mondiale.

Nel 1918 la Marina li adottò per applicarle alle tute di volo, e la zip si fece costantemente strada anche in prodotti civili come guanti e sacchetti di tabacco.

La cerniera spicca il volo

Nel 1923 la B.F. Goodrich Company ha incorporato gli elementi di chiusura nei suoi stivali di gomma, chiamandoli “zip” a causa del rumore che facevano.

Le vendite sono decollate, anche perché la società di Sundback fu l’unico produttore di chiusure lampo negli Stati Uniti dal 1917 al 1926, con un fatturato aumentato dai 24.000 dollari del 1917 a più di 60 milioni nel 1934.

I successivi sviluppi e chi domina oggi il mercato delle zip

Il momento di svolta fu il 1937, quando la zip superò i bottoni nella “battaglia delle patte”: gli stilisti francesi, infatti, iniziarono a inserirle sempre più spesso nei pantaloni da uomo al posto dei bottoni, mentre la rivista di moda Equire dichiarò le zip “l’idea più innovativa nel confezionamento di capi per uomo”, grazie anche alla possibilità di limitare “caos involontario e imbarazzante“.

Bonus: come si sistema una cerniera difettosa?

Bonus bis: e per i più distratti? C’è l’app che informa se la patta è chiusa oppure no!

Ci sono un certo numero di aziende che attualmente producono cerniere, tra cui quella che quasi tutti conoscono: la YKK (Yoshida Kogyo Kabushikikaisha), fondata a Tokyo nel 1934.

Bonus: meglio YKK o SBS?

Rappresenta il principale produttore di cerniere a livello mondiale, e probabilmente ha prodotto tutte le cerniere di ogni jeans che abbiamo nel guardaroba.

In conclusione

Anche se le cerniere lampo shanno avuto una partenza lenta, si sono successivamente diffuse rapidamente in tutto il mondo, e ben oltre.

Sono ormai utilizzate anche nelle tute spaziali.

La cerniera non ha risolto un problema che in precedenza non aveva una soluzione, ma si è rivelata una soluzione migliore e ha “preso piede” quale componente d’abbigliamento. Poteva continuare a fallire e invece… Oggi sarebbe difficile immaginare la vita quotidiana senza zip.

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