Quando si parla di investimenti azionari, l’immagine che viene alla mente di molti investitori alle prime armi è quella di traders seduti alla loro postazione davanti a una mezza dozzina di schermi di computer pieni di informazioni, mentre i telefoni squillano in sottofondo.

In realtà, gli investimenti orientati al lungo periodo, non hanno nulla a che fare con il trading, i super computer e le informazioni finanziarie aggiornate ogni secondo. Sebbene alcuni professionisti si guadagnino da vivere acquistando e vendendo azioni più volte al giorno, Bullsandbears non considera il “day trading” come lo strumento più idoneo per raggiungere i propri obiettivi finanziari e costruire un solido patrimonio .

Continua a leggere

I mercati dei capitali sono diventati sempre più globali negli ultimi decenni, garantendo agli investitori opportunità di investimento a costi relativamente contenuti. Anche Bullsandbears, in quest’ottica, propone un portafoglio di titoli quotati sul mercato americano.

Ma possedere questi titoli in un portafoglio diversificato introduce il rischio sotto forma di variabilità dei prezzi, a causa dei cambiamenti dei valori delle valute in cui sono denominati.

Tale volatilità è comunemente definita “rischio di cambio”. In questo post discuteremo brevemente sul rischio degli investimenti in valuta proponendo alcuni approcci per gestirlo.

Continua a leggere

Continuiamo con questo post la serie di consigli pratici per chi da poco si è affacciato al mondo degli investimenti e in generale per tutti coloro desiderano avere alcuni, essenziali, punti di riferimento da incorporare nel proprio stile di investimento.

Oggi iniziamo proponendovi questa domanda: “Preferireste avere € 10.000 al giorno per 30 giorni o un centesimo che raddoppi di valore ogni giorno per 30 giorni?”

La risposta che darete potrebbe dire molto sul tipo di investitori che siete.

Continua a leggere

Dopo il post di qualche settimana fa, continuiamo oggi con alcuni consigli pratici per chi da poco si è affacciato al mondo degli investimenti e in generale per tutti coloro desiderano avere alcuni, essenziali, punti di riferimento da incorporare nel proprio stile di investimento.

Continua a leggere

Iniziamo oggi una serie di post nei quali cercheremo di raccogliere consigli pratici per aiutare gli investitori alle prime armi (ma non solo) a centrare i propri obiettivi di investimento.

Non si tratta di suggerimenti su quale asset class comprare o vendere, sono piuttosto consigli che riguardano l’approccio al mondo degli investimenti, suddivisi per area di interesse.

L’obiettivo è aiutare chi inizia ad investire a porsi le domande giuste, aumentare la conoscenza dei mercati (ma anche di se stessi) ed evitare alcune “trappole” in cui si imbatte la maggior parte degli investitori “fai da te”. Continua a leggere

Continuiamo e concludiamo il post della settimana scorsa sulle strategie di investimento, analizzando altre 2 comuni scorciatoie che spesso vengono presentate come strumenti capaci di garantire agli investitori ritorni sopra la media a sforzi ridotti.

Ancora una volta il nostro consiglio è quello di non dare mai nulla per scontato e mettere sempre in discussione qualsiasi “formula magica” ci venga messa di fronte.

Continua a leggere

Il successo negli investimenti dipende per gran parte dalla nostra capacità di evitare errori e solo in misura minore dalla nostra capacità di fare le cose giuste.

Spesso gli investitori commettono errori pensando di prendere decisioni intelligenti. Si tratta di decisioni che hanno preso molte altre volte in passato o che hanno visto prendere a persone di successo. Per questo sono portati a pensare che siano soluzioni vincenti e non prendono in considerazione l’idea di metterle in discussione.

Tuttavia, come investitori dobbiamo mettere sempre in discussione tutto ciò che pensiamo di conoscere.

In questo e nei prossimi post analizzeremo alcune delle convinzioni più diffuse nel mondo degli investimenti. Cercheremo di spiegare come la ricerca di vie più brevi e l’affidarsi a concetti largamente accettati, possano determinare errori con un impatto tutt’altro che insignificanti sul risultato dei nostri investimenti.

Continua a leggere

Lo scorso 24 Settembre si sono tenute le elezioni tedesche e a 2 settimane di distanza dal voto possiamo affermare che l’impatto dell’esito delle urne è stato piuttosto limitato sulla Borsa tedesca e in generale sulle borse europee. Tuttavia,  i teorici dell’analisi dei cicli di borsa sono sempre alla ricerca di possibili relazioni tra i cicli economici (e di borsa) e il ciclo delle elezioni. Ma esiste davvero questa correlazione? Prendendo ancora una volta come riferimento il mercato americano, vediamo cosa è successo negli ultimi 130 anni ogni volta che i cittadini sono stati chiamati a eleggere il loro presidente.

  Continua a leggere

Ogni giorno, tra investitori professionali e piccoli risparmiatori c’è sempre qualcuno convinto di aver trovato una nuova ricetta per battere il mercato. Alcuni saltuariamente ci riescono, ma il più delle volte è Mr. Market ad avere la meglio. Poi c’è Warren Buffet. Il Guru di Omaha è tra coloro che ha dimostrato di riuscire in maniera pressoché costante a fare meglio del mercato; accanto a lui, diversi investitori hanno cercato (con risultati contrastanti) di affinare vere e proprie teorie per ottenere in maniera sistematica rendimenti sopra la media. Presupposto che accomuna molte di queste strategie è la semplicità della loro formulazione e del loro utilizzo, cosi che siano accessibili anche a chi non ha un background finanziario e tecnico per poter comprenderle fino in fondo. Ma funzionano davvero? Iniziamo con questo post una carrellata delle principali, cercando di descriverne le caratteristiche e i risultati sul medio lungo periodo

Continua a leggere

Ogni giorno investitori grandi e piccoli, professionisti e dilettanti, dimostrano che non è possibile, se non per brevi periodi, fare meglio del mercato. Poi, c’è Warren Buffett, che ha provato con i fatti (e con i rendimenti) che il mercato non è per niente efficiente. Solo fortuna o frutto di scelte coerenti con una strategia che alla fine “paga” davvero? Difficile pensare che il caso in questa storia la faccia da padrone e tuttavia c’è un fatto incontrovertibile: se aveste investito 10.000 $ nel 1965 in Berkshire, quando Buffett ne ha preso il controllo, ora vi ritrovereste con 88 Milioni $; se aveste investito, la stessa cifra nell’indice S&P500, il valore del vostro investimento sarebbe oggi di 1,3 milioni $. Vedetela cosi; in 52 anni alla guida della Berkshire, Buffett avrebbe trasformato l’equivalente di un investimento in una BMW di fascia media in un patrimonio estremamente consistente. Continua a leggere