Ogni giorno investitori grandi e piccoli, professionisti e dilettanti, dimostrano che non è possibile, se non per brevi periodi, fare meglio del mercato. Poi, c’è Warren Buffett, che ha provato con i fatti (e con i rendimenti) che il mercato non è per niente efficiente. Solo fortuna o frutto di scelte coerenti con una strategia che alla fine “paga” davvero? Difficile pensare che il caso in questa storia la faccia da padrone e tuttavia c’è un fatto incontrovertibile: se aveste investito 10.000 $ nel 1965 in Berkshire, quando Buffett ne ha preso il controllo, ora vi ritrovereste con 88 Milioni $; se aveste investito, la stessa cifra nell’indice S&P500, il valore del vostro investimento sarebbe oggi di 1,3 milioni $. Vedetela cosi; in 52 anni alla guida della Berkshire, Buffett avrebbe trasformato l’equivalente di un investimento in una BMW di fascia media in un patrimonio estremamente consistente. Continua a leggere

La recente crisi dei prezzi del petrolio sta mettendo sotto pressione tutte le aziende del settore e in particolare gli offshore drillers. Tuttavia, anche le opportunità sono altrettanto significative dal momento che vi è sempre un maggior interesse verso le perforazioni offshore per garantire la copertura del fabbisogno energetico della società moderna. La nostra ipotesi è in contrasto con l’idea che questo settore sia non profittevole, obsoleto e che presto scomparirà.

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Quando, come investitori siamo alla ricerca di aziende eccellenti, dobbiamo rivolgerci a quelle aziende che sono in grado di far cresce nel tempo non solo il proprio fatturato ma anche i profitti. Tuttavia produrre utili non è sufficiente; compito dei manager della società (nell’interesse degli azionisti) è quello di gestire i profitti utilizzandoli nel miglior modo possibile, o in termini economici, nella misura più efficiente.

Vi sono diversi modi attraverso i quali una azienda può reinvestire i propri utili nell’interesse degli azionisti, ma in sintesi sono tutti riconducibili a 2 azioni fondamentali: reinvestimento per la crescita o redistribuzione delle risorse in eccesso agli azionisti, attraverso la distribuzione di un dividendo oppure con il buyback.

Analizziamo in questo post le possibili soluzioni e i modi con cui il management può definire il giusto mix nell’utilizzo delle risorse. Continua a leggere

Giverny Capital's Francois Rochon suggests 8 keys to develop successful equity investments. Considering its performance (from 1993 +14.3% average annual vs. +9.2% of the S&P 500 index in the same period), it is worth listening to!

In questo articolo condividiamo 8 consigli sugli investimenti tratti da “The Keys to Successful Investing“, un breve paper curato da Giverny Capital, il fondo di investimento guidato da Francois Rochon.

Considerando che dal 1993 il portafoglio USA di Rochon ha ottenuto un rendimento composto medio del 14,8%, a fronte del 9,2% dell’indice S&P500 e che molti di questi consigli sono condivisi dai più importanti guru dell’investimento, vi suggeriamo di leggere con attenzione!

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Analisi fondamentale delle azioni

Come abbiamo detto nei post precedenti, lo Stato Patrimoniale è la fotografia della situazione di una società in un determinato momento, mentre il conto economico mostra che cosa è successo alla stessa in un periodo precedente. Lo stato Patrimoniale dice che, oggi, l’azienda ha determinate caratteristiche mentre il conto economico dice quanto denaro l’azienda ha guadagnato (o perso) nel periodo precedente. I due documenti quindi sono strettamente correlati: è grazie a ciò che è successo nello scorso anno che l’azienda ha le caratteristiche che ha oggi. Ancora una volta, facendo ricorso a qualche semplificazione, possiamo dire che lo Stato Patrimoniale è determinato dal Conto Economico.

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In questa terza puntata, concentreremo l’attenzione sui due cardini dell’analisi tecnica, i supporti e le resistenze, nonché sul trend che, se correttamente e precocemente individuato, può permettere a chi applica l’analisi tecnica di ottenere interessanti guadagni.

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Ci occupiamo in questo post di un altro player del mondo retail a nostro avviso molto interessante, Bed Bath & Beyond (BBBY.N)

Abbiamo già espresso in un post precedente la nostra convinzione che nel settore retail, nonostante la profonda trasformazione che lo stesso sta vivendo, ci sia spazio per altri players oltre ad Amazon. Anche Bed Bath & Beyond ci sembra uno dei probabili survivors, e ad oggi un investimento dal potenziale interessante grazie alle prospettive del business e al prezzo di borsa che ai livelli attuali pare essere sensibilmente inferiore al fair value.

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Il settore del trasporto aereo è previsto in progressivo sviluppo in termini di tasso annuo composto di crescita e di traffico aereo, per il quale si attende un raddoppio nei prossimi 15 anni

Affrontiamo di seguito l’analisi del settore del trasporto aereo, una industry che da anni – per buoni motivi – fa storcere il naso al nostro guru preferito.

Infatti Warren Buffett, nella lettera agli azionisti del 2007, dichiarava: La peggiore delle attività è quella che cresce rapidamente, richiede un capitale significativo per generare la crescita e guadagna poco o nulla. Si pensi alle compagnie aeree. Ecco un ampio vantaggio competitivo che si è rivelato sfuggente fin dai giorni dei fratelli Wright. Infatti, se un capitalista lungimirante fosse stato presente a Kitty Hawk (n.d.r. il luogo dove avvenne il primo volo), avrebbe fatto ai suoi successori un enorme favore sparando a Orville

La cosa interessante però, è che recentemente il nostro ha “cambiato rotta” sul tema (e non di poco…).

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Se pensate che i “Dividend Aristocrats” siano personaggi della serie televisiva Downtown Abbey o qualche nobile francese dei salotti letterari di Moliere, allora vi consigliamo di procedere con la lettura; se conoscete anche solo superficialmente il termine con cui nel mondo degli investimenti si definiscono “gli aristocratici” del dividendo, vi consigliamo ugualmente di continuare a leggere, potreste trovare qualche spunto interessante da integrare nelle vostre strategie di investimento!

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“Non esistono più le mezze stagioni!”. Si tratta solo di un proverbio, di una regola climatica o può valere anche per gli investimenti in Borsa? Iniziamo con questo post il nostro viaggio nell’analisi dei cicli dei mercati analizzando le relazioni tra i rendimenti delle azioni e il calendario.

Concentreremo le nostre riflessioni sul mercato americano, che rappresenta per gli investitori il riferimento per eccellenza.

La stagionalità dei mercati è un riflesso degli aspetti culturali di una società. In passato, con una società prevalentemente agricola, Agosto era uno dei mesi migliori in termini di rendimenti di borsa. Con la trasformazione della società verso un’economia di tipo industriale, Agosto è ora uno dei mesi peggiori. Continua a leggere