Ci occupiamo in questo post di un player del mondo farmaceutico a nostro avviso molto interessante e sottovalutato: McKesson (MCK.N)
La spesa farmaceutica è destinata a crescere in modo sostanziale nel corso dei prossimi anni, come conseguenza di trend demografici di lungo periodo e McKesson, ci pare ben posizionata per cogliere le opportunità del mercato nonostante un modello di business che presenta margini ridotti e che potrebbe quindi soffrire di pressione competitiva sui prezzi.
L’azienda e il suo business
McKesson fornisce prodotti farmaceutici e medicali alle farmacie al dettaglio e ai fornitori istituzionali, come ospedali, cliniche e sistemi sanitari in tutto il Nord America e anche a livello internazionale.
Inoltre fornisce soluzioni farmaceutiche specializzate per settori delle biotecnologie e oncologia; attrezzature e servizi correlati al mercato non ospedaliero, compresi gli uffici medici, centri chirurgici e le strutture di assistenza a lungo termine.
L’azienda, con sede principale a San Francisco, è stata fondata nel 1833 e oggi conta circa 70.000 dipendenti. Con un fatturato di circa 190 miliardi di dollari è posizionata al 5° posto della classifica di Fortune 500.
È quotata a Wall Street con una capitalizzazione di circa 31.5 miliardi di dollari.
I suoi principali concorrenti sono AmerisourceBergen (ABC) e Cardinal Health Inc (CAH) con i quali Mckesson forma, di fatto, un oligopolio nel segmento della distribuzione farmaceutica.
I financials
Nell’ultimo triennio, a fronte di ricavi in aumento (con CAGR dell’13.1%), il Gross Margin ha mostrato una flessione di 0,7%, come conseguenza della pressione sui prezzi.
Fonte: elaborazione Bulls and Bears su dati di bilancio disponibili al sito http://www.morningstar.com
Nonostante una certa tensione sui margini, la redditività operativa è in aumento (con un operating margin che si attesta al 3,6% nell’esercizio appena concluso, più che raddoppiato rispetto al 2015).
Il ROE presenta per tutto il triennio considerato valori superiori al 15% e il ROIC valori superiori al 10%.
La generazione di cassa a livello operativo è soddisfacente e garantisce le risorse necessarie per finanziare i Capex.
Il dividendo, non particolarmente cospicuo, è comunque il risultato di un basso livello di payout.
Piuttosto consistente il Free Cash Flow per azione, in relazione ai prezzi attuali dell’azione (P/FCF attorno a 9).
L’andamento in Borsa
Nell’ultimo triennio McKesson ha ampiamente sottoperformato l’indice di riferimento S&P500.
Una prima fase di incremento delle quotazioni è durata fino all’inizio del 2015 e ha portato McKesson a sovraperformare leggermente l’indice S&P500.
Da qui è iniziato un progressivo ritracciamento che ha portato il titolo a perdere tutto il guadagno accumulato con un gap sempre più ampio rispetto all’indice di riferimento (il rendimento a 3 anni è negativo del 26%, contro un rendimento positivo del S&P500 del 31%).
Fonte: nostra elaborazione su dati di bilancio disponibili al sito http://www.morningstar.com
Valutazione fondamentale
Nella valutazione fondamentale con il metodo del Discounted Cash Flow abbiamo ipotizzato:
- Crescita dei Ricavi del 5.4% fino al 2020 (in linea con le previsioni dell’azienda) e del 2% nel lungo periodo
- EBITDA del 3% all’anno dal 2020 in poi.
- Tax Rate al 35%
- Tasso di sconto dei flussi di cassa al 10%
- Una rapporto D/E di lungo periodo pari alla media del triennio considerato
Nonostante alcune di queste assunzioni siano particolarmente conservative, il nostro modello converge verso un valore di 205$ per azione, quindi con un potenziale upside attorno al 45% rispetto alla quotazione attuale.
Valutazione Fondamentale McKesson: Sensitivity Analysis su Free Cash Flow per azione e Cost of Capital
Nel calcolo del range di prezzo abbiamo realizzato una sensitivity analysis aumentando fino a 1 pp il tasso di sconto dei flussi di cassa e riducendo fino a 0.3 pp il valore dell’EBITDA nel lungo periodo.
Valutazione relativa
Ai fini della nostra valutazione abbiamo deciso di considerare nel panel i competitor più diretti AmerisourceBergen (ABC) e Cardinal Health Inc (CAH) con i quali Mckesson si divide la maggior parte del mercato.
Abbiamo poi inserito anche 2 competitor più piccoli ed operanti in nicchie specifiche ma con business model non troppo differente da McKesson.
La tabella sottostante riporta il confronto tra tutti Mckesson e i peers considerati.
McKesson presenta il più basso P/E del campione considerato nonché la redditività più elevata (con un ROE superiore al 45%).
Nonostante ciò il rapporto P/BV è piuttosto contenuto e tra i migliori del campione.
Inoltre, il livello di indebitamento è piuttosto basso, inferiore all’unità e segnale di una buona solidità finanziaria.
Infine, il rendimento del dividendo (0.8% lordo), è il più basso all’interno del campione considerato ma riflette la politica conservativa dell’azienda (payout inferiore al 10%).
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