Nel nostro percorso personale di investimento è importante mettere da parte i soldi in un fondo di emergenza prima di iniziare a investire.
In questo post tratteremo alcuni suggerimenti su come costruire un fondo per le emergenze, di quale entità e per quanto tempo tenerlo in piedi.
Perchè abbiamo bisogno di un fondo di emergenza
Avete finalmente definito i vostri obiettivi finanziari. Avete valutato i rischi che siete disposti ad assumervi per raggiungerli e avete calcolato i costi relativi. Vi sentite perciò pronti a costruire il vostro portafoglio di investimenti.
Ma poi succede un imprevisto e avete bisogno di liquidità.
Non volete intaccare il vostro portafoglio di investimenti.
Dopotutto, lo avete costruito pensando a un obiettivo e a un orizzonte temporale definito. Toccarlo ora rischia di rendere irraggiungibili i vostri sogni per il futuro.
Non date per scontato che eventuali sussidi (per la disoccupazione, o sotto forma di rimborsi assicurativi) possano prendere il posto di un fondo di emergenza.
Vedeteli piuttosto come un ulteriore pilastro, insieme al vostro fondo di emergenza, per i momenti di difficoltà.
Cosa comprendere nel fondo di emergenza
Per iniziare a stilare la lista di cosa comprendere nel fondo di emergenza vi consigliamo di partire pensando al vostro stile di vita e di consumi. Ecco alcuni esempi di spese che non potete permettervi di non considerare.
Vitto e alloggio
Quanto spendete al supermercato ogni mese? Se non lo sapete, ora è il momento giusto per iniziare tenerne traccia. Se avete animali domestici, ricordatevi di includere il costo del loro cibo nel vostro calcolo.
A meno che non siate pronti a trasferirvi a casa dei vostri suoceri o di un amico, assicuratevi di includere anche l’affitto o le rate del mutuo. E non dimenticate le utenze: gas, elettricità, acqua, telefono e persino cavo e Internet.
Trasporti
A meno che non abbiate pianificato di spostarvi solo a piedi dovrete prevedere nel vostro fondo di riserva anche un budget per automobile e/o trasporti pubblici. Per l’automobile in particolare oltre il costo di acquisto o leasing dovrete prevedere i costi per carburante, manutenzione ordinaria e straordinaria e costi accessori come bollo e assicurazione.
Assicurazione e salute
Considerate potenziali spese per le cure dentistiche e oculistiche di routine e per tutte le altre spese sanitarie non completamente coperte dal sistema sanitario nazionale.
Valutate potenziali coperture assicurative, non solamente per aspetti sanitari. Ad esempio la cosiddetta assicurazione del capo famiglia, potrebbe evitarvi esborsi ingenti a fronte di un piccolo canone annuale.
Le tasse
Per molti di noi la parte predominante delle tasse è costituita da quelle sul reddito. Nel caso vi troviate momentaneamente senza lavoro, anche i pagamenti delle tasse potrebbero diminuire sensibilmente.
Tuttavia, non necessariamente si azzererebbero.
Vi sono alcune tasse che dovrete pagare anche nel caso in cui vi troviate davanti a improvvisi imprevisti che riducano le vostre entrate. Ne sono un esempio le tasse sugli immobili o su beni mobili come la vostra automobile.
Come stimare quello che ti serve
Dopo aver stilato la lista delle spese da prevedere, il secondo passo è quello di fare una stima di questi possibili costi.
Cominciate a tenere traccia di ciò che spendete ogni mese e aggiornate la lista.
Inoltre aggiungete altre eventuali spese, che non sono emerse nella lista iniziale.
Quanto capiente deve essere il fondo di emergenza
La maggior parte dei consulenti finanziari consiglia di accantonare nel fondo di emergenza le risorse per coprire sei mesi di spese.
Ma sei mesi sono davvero sufficienti? Se hai perso il lavoro potresti impiegare più di 6 mesi per trovarne un altro. D’altra parte, un eventuale sussidio di disoccupazione ti aiuterebbe a non “bruciare” tutto il tuo fondo in sei mesi.
La risposta alla domanda non è quindi così semplice.
A costo di risultare estremamente conservativi, vi consigliamo di accantonare dai 15 ai 18 mesi di riserva nel vostro fondo di emergenza.
Naturalmente, potreste non essere in grado di raccogliere tutti i fondi del vostro fondo contemporaneamente.
Pensatelo come un obiettivo di medio periodo.
Forse in un primo momento potrete arrivare a coprire solo 1 o 2 mesi. Tuttavia impegnatevi a incrementarlo nel tempo. Se ricevete un rimborso fiscale, accantonatelo. Un bonus al lavoro? Destinatelo al fondo e presto riuscirete a raggiungere la somma desiderata.
Dove investire il tuo fondo di emergenza
La prima regola che vi suggeriamo è: non lasciate il fondo di emergenza depositato sul vostro conto corrente.
Eviterete di utilizzarlo quando vi sentite tranquilli della situazione con il rischio di non averlo più in caso di necessità.
Parcheggiatelo in ogni caso in qualche forma di investimento che ve lo renda disponibile immediatamente in caso di bisogno.
Un fondo monetario è un ottimo posto per il vostro fondo di emergenza.
Infatti, i fondi comuni del mercato monetario investono in titoli di debito a breve termine e di alta qualità e sono tra i fondi più conservativi disponibili.
I loro prezzi (o valori patrimoniali netti) non si muovono molto. rendendoli ideali per gli investitori che non vogliono rischiare il loro capitale.
I fondi del mercato monetario offrono spesso rendimenti superiori ai conti correnti o conti di risparmio delle banche.
Tuttavia, tenete presente alcuni rischi. In particolare i fondi del mercato monetario non sono assicurati dal Fondo Interbancario di tutela Depositi e Prestiti.
Ciò significa che se avete depositato i il vostro fondo in un c/c o libretto di risparmio di una banca (fino ad un importo di 100.000 euro e la banca fallisce, potrete in ogni caso ricevere i vostri soldi. Viceversa se a fallire sarà il fondo monetario al quale avete affidato i vostri soldi, difficilmente potrete tornarne in possesso.
La scelta di un fondo del mercato monetario non deve essere difficile.
Nella scelta di un eventuale fondo monetario, fate molta attenzione ai costi.
Esistono molti fondi monetari con costi ridotti e non ci sembra molto sensato per questo tipo di scelta affidarsi a costose consulenze finanziarie.
Non vogliamo dire che i consulenti finanziari siano poco importanti, ma in questo caso specifico perché pagare salate parcelle di consulenza o elevate commissioni per ottenere un consiglio che alcuni siti specializzati come Morningstar vi possono dare gratuitamente?
Se volete saperne di più su come consultare i siti specializzati in informazione finanziaria, leggete il nostro post QUI.
A questo punto, non vi resta che iniziare il vostro personale percorso per la costruzione di un solido fondo di emergenza.
Alla prossima!
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